Serie A Femminile: il professionismo e la cultura dei settori giovanili

La strepitosa vittoria della Nazionale Femminile Under 16 contro le pari età della Francia, nella sua prima uscita internazionale ⏩ “Nazionale Under 16: il futuro del nostro calcio femminile al tempo del Covid”, ha un valore aggiunto.

Conferma che la transizione verso il professionismo della Serie A Femminile – gestita dalla Divisione Femminile guidata da Ludovica Mantovani e dalla Figc del presidente Gabriele Gravina – passa anche attraverso il ruolo cruciale che dovrà avere il settore giovanile di ogni singolo club.

Sotto questo aspetto il merito del tecnico Jacopo Leandri (nella foto) e del suo staff è palmare. Va assolutamente rimarcato

La scoperta e la valorizzazione di giovani talenti sarebbe (è) un ‘must‘, sul piano tecnico e societario, che consente di ovviare alle eventuali perdite di bilancio grazie all’inserimento in Prima Squadra e all’immissione sul mercato di giocatrici costruite in casa.

Sotto questo profilo la riorganizzazione delle strutture operative e logistiche dovrà avvenire anche (e soprattutto) in funzione di una strategia che punti prevalentemente sui giovani.

La creazione di un vivaio al quale la prima squadra possa costantemente attingere può diventare una delle principali fonti di autofinanziamento delle società, in un momento in cui la crisi pandemica ha duramente colpito quasi tutti i settori economici italiani e gli investimento nel calcio potranno risultare fortemente penalizzati.

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