L’Italia Femminile di Milena Bertolini, che a febbraio ha conquistato la qualificazione al Campionato Europeo del 2022, si presenta in prima fascia a un sorteggio che vede coinvolte 51 nazionali, che verranno suddivise in 9 gironi (tre gruppi di 5 squadre e sei gruppi composti da 6 squadre). Le partite di qualificazione inizieranno nel settembre 2021 per terminare nel settembre 2022, con gli spareggi in programma nell’ottobre 2022.
Domani (ore 13.30, diretta streaming su www.uefa.com) la Nazionale Femminile conoscerà le avversarie del girone di qualificazione alla Coppa del Mondo in programma nell’estate del 2023 in Australia e Nuova Zelanda.
Se il Mondiale francese del 2019 ha rappresentato un volano eccezionale per il calcio femminile italiano, con le Azzurre di Milena Bertolini protagoniste di una straordinaria cavalcata terminata ai Quarti di finale e capaci di far innamorare milioni di tifosi, la prossima edizione della Coppa del Mondo, la prima a 32 squadre, sarà senza dubbio un’altra preziosa vetrina per tutto il movimento.
Accederanno direttamente alla fase finale del Mondiale le prime classificate dei nove gironi, mentre le seconde nove classificate si affronteranno nei play off per contendersi gli altri due pass per la fase finale. Un’altra nazionale europea avrà infine la possibilità di qualificarsi attraverso gli spareggi interconfederali che si svolgeranno in Australia e Nuova Zelanda nell’autunno del 2022.
Le fasce del sorteggio
Fascia 1: Paesi Bassi, Germania, Inghilterra, Francia, Svezia, Spagna, Norvegia, ITALIA, Danimarca;
Fascia 2: Belgio, Svizzera, Austria, Islanda, Scozia, Russia, Finlandia, Portogallo, Galles;
Fascia 3: Repubblica Ceca, Ucraina, Repubblica d’Irlanda, Polonia, Slovenia, Romania, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Irlanda del Nord;
Fascia 4: Slovacchia, Ungheria, Bielorussia, Croazia, Grecia, Albania, Macedonia del Nord, Israele, Azerbaigian;
Fascia 5: Turchia, Malta, Kosovo, Kazakistan, Moldova, Cipro, Isole Faroe, Georgia, Lettonia;
Fascia 6: Montenegro, Lituania, Estonia, Lussemburgo, Armenia, Bulgaria.
Fonte: FIGC