La Divisione Calcio Femminile si prepara a rivoluzionare i format della Serie A e della Serie B Femminili? Lo sapremo con certezza solo quando sarà emesso un comunicato ufficiale di sintesi relativo all’Assemblea convocata lunedì 24 maggio. I componenti del Consiglio Direttivo affronteranno temi che si preannunciano piuttosto caldi >>>“Divisione Calcio Femminile, il 24/05 sarà una giornata campale”.
Secondo noi la formula attuale della Serie A Femminile, con appena dodici club iscritti, è fin troppo ristretta oltre che autoreferenziale. Un dato affatto vantaggioso in prospettiva per un movimento in crescita e che dovrebbe continuare a espandersi, piuttosto che accartocciarsi in soluzioni contorte e controproducenti. La via maestra da seguire è (e dovrebbe restare) quella della semplicità.
Attendiamo dunque, anche per soddisfare l’interesse crescente che sta sollevando a livello di tifo la Serie A Calcio femminile, risposte che siano all’altezza delle criticità senza essere astruse.
L’interesse da tutelare resta sempre e comunque quello dei tifosi, centro di gravità permanente del sistema, che non vanno mai delusi o tanto meno messi ai margini. Non è certo l’interesse esclusivo dei club da cui partire, come la storia calcistica in caduta libera degli ultimi anni insegna.
A proposito del cambio di format si sentono girare strane voci. Crediamo che un monito sia necessario. Il fallimento in fieri, a livello economico e sportivo, della Serie A maschile è la prova provata che certi meccanismi aberranti non stanno in piedi a lungo.
Sarebbe bene evitare emulazioni in negativo, che non pagano mai a lungo termine. Molto meglio instradare da subito la Serie A Femminile verso un circuito virtuoso per abbandonare definitivamente i vizi (anzi gli stravizi) da cui si è lasciata circuire la componente maschile.