Calcio in crisi nera, 120 club europei a ‘rischio esistenziale’

Il report Uefa sull’impatto economico che il Covid-19 ha avuto sul calcio professionistico europeo, dimostra in modo chiaro e forte che la crisi economica è ormai di tipo strutturale e inciderà profondamente sul futuro di questo sport >>> “La crisi sanitaria mette al tappeto il calcio professionistico”.

La ripresa delle attività calcistiche in fase post-pandemica non sarà affatto semplice nè tanto meno automatica. La crisi ha colpito duro a tutti i livelli. Gli investimenti non potranno essere quelli di prima. La partecipazione della gente sarà condizionata da un disagio economico che sta pericolosamente lievitando e avrà profonde ricadute a livello sociale.

I fattori che hanno inciso su questo crollo sono molteplici e tutti di difficile soluzione. Proviamo a fare una breve sintesi.

– Chiusura degli stadi. L’UEFA, passando in rassegna i 711 club della massima serie, ha precisato che i ricavi da ticketing dovrebbero diminuire tra i 3,6 e i 4 miliardi di euro in totale. Profetizzare il ritorno a stadi pieni è davvero prematuro e potrebbe restare nel libro dei sogni.

– Ricavi commerciali e ricavi da Diritti tv. Sempre secondo il report Uefa i ricavi commerciali – nelle due stagioni di riferimento (2019-20 e 2020-21) dovrebbero diminuire tra i 2,4 e i 2,7 miliardi di euro. I diritti televisivi saranno tagliati all’interno di una forbice compresa fra 1,2 e 1,4 miliardi di euro. Le rinegoziazioni sono già in corso per ridurli di 700 milioni di euro a partire dal 2021 per le emittenti UEFA e le cinque leghe principali.

– Stipendi. Durante il periodo d’oro di crescita ventennale del calcio professionistico europeo, gli stipendi dono lievitati al punto da assorbire più del 60% delle entrate. Un rapporto significativamente più alto di qualsiasi altro settore, osserva il report UEFA. In quanto ai giocatori – che sono il cuore del sistema e hanno il coltello dalla parte del manico – hanno fatto solo uno sforzo modesto di fronte alla crisi economica indotta dalla pandemia. I club hanno risparmiato circa due miliardi di euro in totale.

– Flusso di cassa. Per quanto riguarda il flusso di cassa, una questione chiave visti gli alti livelli di debito nel settore, l’UEFA si aspetta che circa 120 club europei siano a “rischio esistenziale”. Gli altri compenseranno le loro perdite prendendo di nuovo in prestito o chiedendo più soldi ai loro proprietari.

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