Calciopress è nato nei primi anni duemila per seguire le vicende della serie C. Il terzo campionato professionistico nazionale è stato una scuola di vita. La narrazione delle sue variegate e drammatiche vicende, nel corso degli anni, è stato un training importante per tutti noi della redazione.
Con questo carico di storie alle spalle, non sempre cristalline, Calciopress ha deciso di aprirsi al pianeta calcio femminile. Ne ha apprezzato le dinamiche fin qui incontaminate, la passione dei protagonisti a tutti i livelli (giocatrici comprese), la possibile costruzione di modelli territoriali innovativi, l’anima dilettantistica che ha portato il movimento al punto in cui adesso si trova.
Accade però che le cose cambino molto in fretta. Anche in un calcio femminile che si credeva al riparo da certe contaminazioni. L’aziendalismo, incurante delle dinamiche emozionali che sono il pilastro del mondo pallonaro, si sta facendo travolgere dal business. In questa direzione va oggettivamente il progetto di una Serie A Femminile a circuito chiuso. Dal 2022-23 i club ammessi saranno appena dieci.
Un circolo elitario con pochi soci privilegiati. Una soluzione che potrebbe tagliare le gambe a tutto il resto del movimento, cancellare le favole che alimentano questo sport, frapporre ostacoli insuperabili lungo il cammino dei pochi mercanti di sogni ancora in circolazione.
In questo pianeta sempre più kafkiano il vero pilastro restano i tifosi. Anche loro, però, stentano a comprendere dinamiche distorte che li stanno trasformando in canne al vento. Il compito degli addetti ai lavori è informarli, in modo martellante, sullo stato delle cose. Renderli partecipi delle criticità del sistema e, nel contempo, artefici di un cambiamento epocale che non può che partire dalla fondamenta. I tifosi vanno sempre e comunque coinvolti. Rappresentano il lato più etico del calcio. Un’ancora di salvezza alla quale appigliarsi per sperare in un futuro sostenibile.
Con questo spirito e con queste premesse Calciopress si appresta a seguire le dinamiche della Serie A Femminile e le sue oggettive criticità. In una fase storica cruciale che segnerà il passaggio (forse troppo affrettato) allo status professionistico.