Tamar Dongus, forte centrale difensivo, è una nuova calciatrice del Sassuolo Femminile. Agli ordini di mister Gianpiero Piovani è arrivata una professionista di consolidata esperienza e profonda conoscitrice del campionato di sere A Femminile, dopo la triennale esperienza con la maglia neroverde della Florentia San Gimignano.
Dongus si era raccontata a Sassuolo Channel, parlando delle sue precedenti esperienze e delle nuove aspettative: “Ho giocato in Germania all’Hoffenheim. Poi sono andata alla Florentia e da quest’anno sono a Sassuolo. Sono un centrale di difesa. Dal primo giorno mi sento di essere entrata a far parte di una grande famiglia, neroverde, come la Florentia. La mia storia è un po’ neroverde”.
Il primo approccio con il nuovo ambiente neroverde di Sassuolo era stato convincente: “Avevo buone sensazioni, credevo potesse essere la strada giusta da prendere ed ero molto contenta di questa possibilità. Sembrava una società con tanta umanità. Anche quando abbiamo giocato contro, a me è sempre piaciuto il modo di giocare del Sassuolo. Si sono visti i miglioramenti in questi anni. A me piace il lavoro qui: è una piccola società ma con tanta serietà”.
Il Sassuolo Femminile ha ambizioni importanti: “L’anno scorso ha fatto un grande lavoro. Io sono arrivata qui per aiutare il club a migliorare. Noi vogliamo ovviamente migliorare ma anche giocare bene, questo è sempre un obiettivo importante per me, quando giochiamo bene vuol dire che abbiamo fatto un bel lavoro fuori. Io personalmente voglio crescere, voglio imparare e migliorare, ad esempio fare gol con la testa, capire i limiti e provare a superarli. Mi piace giocare con la palla da dietro e non solo lanciarla”.
Il passaggio da una maglia neroverde all’altro non è stato traumatico per Tamar Dongus, che si porta questi colori appiccicati addosso da un bel pezzo. Giocatrice tedesca ma, per indole e tipologia di gioco ormai del tutto italianizzata, ha saputo dare al Sassuolo il grande apporto tecnico e agonistico che ha profuso in dosi industriali a San Gimignano. Tutti in Toscana la ricordano e la rimpiangono, anche per il suo modo speciale di avvicinarsi ai tifosi (nella foto).