“La fortuna non esiste: esiste il momento
in cui il talento incontra l’opportunità”
Lucio Anneo Seneca
Per una lunga serie di circostanze sfavorevoli, ci troviamo ad affrontare una vita sempre più grigia. Per renderla meno pesante, si potrebbe provare a (ri)dipingere con i colori della leggerezza le nostre singole quotidianità. Sarebbe già un buon inizio. L’intera società ne trarrebbe giovamento.
Se il calcio è una metafora della vita, come sosteneva Sartre e come pensano molti altri, agli addetti ai lavori che ancora credono nella sua magia piacerebbe continuare a svolgere il proprio mestiere di narratori del mondo pallonaro. Ma il contesto rende tutto complicato.
Diventa sempre più arduo raccontare cronache e storie che (a nostro parere) non sono mai state così tristi come quelle di un mondo dominato dal ‘business’ sfrenato che ormai ne ha imbrigliato l’anima.
Le cronache non riescono più ad appigliarsi a un qualche brandello di felicità. Eppure, almeno secondo un vecchio film del 2007 diretto da Mike Leigh, “Happy-Go-Lucky” (La felicità porta fortuna).
Il calcio, trasformatosi in un prodotto opaco e autoreferenziale, avrebbe un disperato bisogno di fortuna per risollevarsi. Senza un passo indietro e senza una salutare ventata d’allegria, il pallone potrebbe finire inevitabilmente per sgonfiarsi.
➡️ Il calcio femminile, con un professionismo che sta muovendo i primi passi, si dovrebbe avvantaggiare della sua storia ancora (ma fino a quando?) incontaminata. Decisiva potrebbe rivelarsi l’apertura ai vivai, alla ‘meglio gioventù’, a ragazze in grado di portare una ventata d’aria nuova 👉🏾 “La meglio gioventù, la serie A, il professionismo e la cultura dei vivai”.
Se è vero che “la felicità porta fortuna” bisognerebbe che il calcio provasse a essere meno mesto, a lasciarsi andare, a non prendersi esageratamente sul serio.
E se la freschezza e la leggerezza delle ragazze che entrano oggi in un mondo pallonaro svuotato di molti dei suoi ideali diventasse la chiave di volta per dare ossigeno a un sistema che, mai come adesso, ha bisogno di rigenerarsi? Si tratterebbe solo di concedere le giuste opportunità a chi ha il talento per meritarsi la fortuna di sfruttarlo.