Serie A Femminile e Nazionale Under 16: i settori giovanili saranno uno dei fattori fondanti della crescita?

La grande prova offerta dalla Nazionale Under 16 di Viviana Schiavi (nella foto) in Portogallo non può passare sotto silenzio, come è invece è avvenuto. Aggiudicarsi il Torneo Uefa – a danno di tre rappresentative di rilevante peso internazionale quali sono Germania, Inghilterra e Olanda – suggerisce alcune (ovvie?) riflessioni.

Come abbiamo riportato in altro articolo la ct della Under 23 Nazzarena Grilli, indiscussa conoscitrice delle dinamiche poste a base del movimento, è stata chiara sulla questione dei settori giovanili e sull’utilizzo in Serie A della ‘meglio gioventù’ (quanto meno delle giocatrici già ‘pronte per l’uso‘ anche nella massima serie nazionale) >>> LEGGI.

La transizione della Serie A Femminile dallo status dilettantistico a quello professionistico, rende di fatto ineludibile il potenziamento dei settori giovanili. La cura dei vivai sarà cruciale per assicurare al sistema un futuro sostenibile. La crisi economica in atto modificherà totalmente l’approccio anche al mondo pallonaro maschile. Farà saltare schemi ormai triti e decotti. Solleverà muri, invalicabili, contro i quali il calcio potrebbe andarsi a schiantare in modo definitivo.

Diventerà salvifica una “visione sociale” del calcio, inteso come virtuosa integrazione del club con il territorio in tutte le sue espressioni. Essa non potrà che trovare ossigeno in un’attenta riconsiderazione del ruolo che sarà attribuito alla “meglio gioventù” del contesto di riferimento, che dovrà essere integrata nel tessuto dei club.

Solo iniziative di aggregazione dirette a centrare questo obiettivo potranno dare nuova linfa al movimento. Si tratta di pescare fra le nuove leve, di rinnovare il sistema, di assicurare un futuro sostenibile alle società, di costruire una nuova generazione di tifosi.

Sarà cruciale l’impostazione della Divisione Calcio Femminile e del suo presidente Ludovica Mantovani, coordinata dal presidente della Figc Gabriele Gravina. Ce la faranno a costruire un’idea di professionismo che sia di sostanza e non di mera cosmesi? Soprattutto non appiattita su un modello maschile che si sta dimostrando inadeguato? Riusciranno a dare sostenibilità all’intero sistema, evitando rischi di precarizzazione?

Queste sono le domande. Dalle specifiche risposte scaturirà il futuro del calcio professionistico femminile. Di sicuro la sua ascesa ha un bisogno vitale di essere pilotata da dirigenti “visionari”.

👉🏿 L’elenco delle 20 giocatrici (16 della classe 2007 e 4 della classe 2008) che hanno vinto il Torneo Uefa.

  • Portieri: Giulia Mazzocchi (Sampdoria), Sabrina Nespolo (Juventus);
  • Difensori: Lidia Consolini (Inter), Giuliana Falzone (Palermo), Gaia Massa Boa (Juventus), Arianna Pieri (Roma), Sofia Pomati (Milan), Michela Venturini (Inter);
  • Centrocampiste: Benedetta Bedini (Fiorentina), Anna Cavallaro (Inter), Maya Cherubini (Roma), Eleonora Ferraresi (Juventus), Stella Ieva (Roma), Sofia Zapelli (Milan);
  • Attaccanti: Beatrice Antoniazzi (Real Meda), Giulia Galli (Roma), Alessia Guglielmini (Sassuolo), Mariarita Pensante (Fiorentina), Benedetta Santoro (Inter), Rosanna Ventriglia (Roma).

You may also like

La grande crescita della Nazionale di Andrea Soncin è la prova provata della crescita del calcio femminile: ma si può (deve) fare di più per le bambine che si avvicinano ai vivai

Esiste solo il calcio. Uno sport bellissimo, a