Superlega Serie A Femminile: quali rischi per un professionismo concepito in modo troppo esclusivo?

Calciopress ha, da subito e con (forse eccessiva?) insistenza puntato il dito sulle criticità che si sarebbero dovute affrontare e risolvere contestualmente a un passaggio epocale. Sarà sufficiente cercare la voce ‘professionismo’ nel nostro archivio. Lasciare troppe questioni irrisolte, per la fretta di partire, potrebbe rivelarsi un boomerang a medio-lungo termine.

✅ La strada verso il professionismo è un processo fisiologico e naturale, ma allo stato delle cose manca una qualsiasi progettualità in grado di tracciarla.

✅ Il rischio incombente è quello di correre verso una meta senza sapere poi dove si sta andando veramente.

✅ Occorrerebbe, al sistema calcio femminile, un sostegno economico strutturale che al momento è un’Araba Fenice.

✅ Le risorse che attualmente provengono dai diritti televisivi e commerciali sono insufficienti a coprire anche soltanto il 5% del costo medio necessario per gestire una stagione di Serie A.

✅ Si sarebbero dovute mettere a confronto tutte le componenti del sistema calcio femminile, che non sono affatto omogenee, per analizzare i numerosi punti deboli di questo percorso. Ma il tempo per farlo ci sarebbe ancora, se davvero si vuole.

✅ La componente dilettantistica, serie B compresa, è stata fin qui esclusa da ogni processo decisionale.

✅ L’ostacolo principale per attivare gli strumenti di sistema necessari per assicurare il passaggio a un professionismo stabile e sostenibile del calcio femminile è la mancata introduzione della ripartizione dei ricavi derivanti dalla vendita collettiva dei diritti audiovisivi che avrebbero immesso liquidità in tutto il sistema.

👉🏽 Se il professionismo del calcio italiano resterà elitario e autoreferenziale, continuando a reiterare l’esclusione dalla riforma di tutta la complessa piramide del sistema e lasciandola vivacchiare alla giornata, il futuro del movimento non sarà certo così roseo come lo si vuol far sembrare.

👉🏽 Paradossale il caso della Serie B che convive con la Serie A sotto lo stesso tetto della Divisione Calcio Femminile guidata da Ludovica Mantovani, ma conserva il suo status dilettantistico. 

➡️ Sergio Mutolo

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