“Il calcio si eleva di tre spanne agli occhi di coloro che,
sapendolo vedere, lo prediligono su tutti i giochi della terra“
(Gianni Brera, “Quel calcio lineare e sovrano”, Repubblica, 3 febbraio 1987)
Il calcio è uno sport bellissimo, come ha scritto Gianni Brera. Fondamentale è non impoverirlo inventandosi format astrusi come quello attuale della Serie A 👉🏿 “Serie A Femminile, una Superlega di 10 club con la coda di due fiacche ‘poule’: un format (molto) discutibile“
Il campionato cadetto che si si sta valorizzando da solo senza ricorrere al sostegno esterno della Figc, ne è la prova provata.
▶️ La Serie B femminile, lasciata inspiegabilmente galleggiare in ambito dilettantistico pur restando sotto l’egida della Divisione Calcio Femminile, ha almeno cinque ragioni che lo rendono imperdibile, quando si parla di calcio femminile.
- È formata da 16 squadre: un numero di per sè ossigeno puro per tenere vivo l’interesse degli appassionati del pianeta calcio femminile. Le partite si giocano con continuità e si sa che l’intensità, nel calcio, è uno dei fattori vincenti per catturare l’attenzione dei tifosi.
- Le rose sono ricche di giocatrici italiane: un dato fondamentale, in termini di valorizzazione e di rifornimento delle Nazionali Femminili perchè è fondamentale essere utilizzate con grande continuità.
- Prevede due promozioni e tre retrocessioni: agonisticamente, la lotta sarà proprio una bella lotta.
- Il livello tecnico è più che discreto, nonostante il dilettantismo di fondo. Basta scorrere la lista dei club iscritti (molte le grandi piazze) e le rispettive rose. Lo spettacolo, a sette giornate dal termine della stagione, non è mai venuto meno in questa categoria.
- La visibilità mediatica è assicurata dalle dirette streaming irradiate, in forma gratuita, dalla piattaforma Eleven Sports.