Stefano Braghin (nella foto), responsabile della Juventus Women e capo delegazione della Nazionale di Milena Bertolini, è intervenuto al canale Twitch del club bianconero.
Diversi i temi affrontati, tra i quali quello dello stadio in cui giocherà il club a partire dal prossimo anno per la carenza di requisiti strutturali di Vinovo ➡️ “Serie A Femminile e criteri infrastrutturali, la Juventus dovrà dire addio a Vinovo”.
✳️ Molto significative le sue riflessioni a proposito del nuovo format del campionato di Serie A femminile. In sintesi:
- “Sento sempre dire che bisogna tornare a 12. Ma non è così certo che ci siano 12 squadre competitive purtroppo“.
- “Oggi abbiamo una squadra che chiude la classifica a 10 punti e la prima che ne ha più di 50, quando c’è una forbice così grande è difficile trovare altre squadre”.
- “Se ci fossero sarei felice di tornare anche a 16. Se aggiungiamo squadre forti ben venga, ma il livello del campionato deve essere attrattivo per i tifosi, noi facciamo questo mestiere per loro, ma anche per gli investitori”.
- “Non so se con 12 squadre avremmo un campionato così attraente“.
✳️ Tutte le opinioni hanno un senso, in particolare quando provengono da un addetto ai lavori di questo spessore, anche nel momento in cui sostiene che un torneo a dieci si possa considerare “attrattivo”.
Un punto sul quale Calciopress, crediamo, sia libero di dissentire.
👉🏿 Preme ribadire che questa formula elitaria del campionato con l’appendice di due ‘poule’, che si stanno stancamente trascinando verso la fine, ci convince personalmente poco o nulla in termini di attrattività ➡️ “La Superlega di Serie A con il format a 10 e le due poule non convince“.
👉🏿 Senza omettere la circostanza che nessuno, almeno fin qui, sta delineando una riforma globale della piramide del calcio femminile e che non si può continuare a parlare (solo e sempre) di organizzazione della Serie A, anche se la categoria è diventata professionistica.