Centro Storico Lebowski Femminile: vibra nell’aria una sensazione di leggera follia

Il sogno di un uomo solo può essere un’illusione. Il sogno di tanti uomini messi insieme può diventare una realtà
(Martin Luther King)

Eduardo Galeano ha raccontato meglio di chiunque altro la mutazione subita dal calcio. Il pilastro di questo sport, ancora e sempre bellissimo, restano i suoi tifosi. Dal tifoso vero (razza ormai in via di estinzione) che si avviava verso lo stadio con la sensazione di andare a fare qualcosa di buono e di utile senza chiedere niente in cambio, salvo una briciola di felicità, si è passati a una tipologia molto particolare.

È quello che mi piace chiamare il tifoso per caso. Impigrito dalle comodità dell’era moderna e ricattato dalle pay per view che gli consentono di seguire la partita in pantofole nel confortevole tepore del salotto di casa, ha progressivamente rarefatto la sua partecipazione dal vivo. Prima ha iniziato a saltare le trasferte e, poi, anche le partite in casa. Quindi ha deciso di restringere il sostegno a pochi eventi topici (playoff, playout, festeggiamenti per promozione e/o salvezza). Forse anche in ossequio al presenzialismo ossessivo che pervade tanta gente e ha ben poco a che fare con la passione genuina.

Il rischio dell’era che stiamo vivendo è, però, creare la mesta figura del tifoso inutile. Giorni e orari improbabili, impianti inadeguati, ricettività ridotta ai minimi termini, porte chiuse. Potrebbe essere il colpo di grazia alla già labile voglia di calcio che c’era in giro e allontanare dagli stadi anche il tifoso vero.

👉🏿 Ma è così? Il tifoso davvero non serve più da traino al calcio, quanto meno non a questo orribile calcio moderno che ne ha inaridito le radici? La prova che le cose non stanno in questi termini ce la offre un club virtuoso che è di proprietà dei suoi tifosi. Stiamo parlando, ma in molti già conoscono questa storia che ha dello stupefacente, del Centro Storico Lebowski.

La squadra femminile, allenata da Andrea Serrau e iscritta al girone B della serie C, è l’espressione di una cooperativa formata da un numero incredibile di soci in crescita esponenziale che altro non sono se non i tifosi che poi vanno allo stadio per incitare le ragazze grigionere.

In questo caso anche il mitico Eduardo Galeano ha sbarellato. Da queste parti regna ancora incontrastata la bellezza che nasce dall’allegria di giocare per giocare“. Il CSL Femminile è la prova provata della magia che ancora pervade il calcio. Quella ‘sensazione di leggera follia’ che si prova quando si riesce a essere, nello stesso tempo, tifosi e proprietari del club.

Nella foto: le calciatrici del Centro Storico Lebowski di Firenze salutano i loro tifosi-proprietari al termine di una partita giocata allo stadio ‘Nesi’ di Tavarnuzze, accovacciate ai piedi della tribuna.

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