Serie B Femminile: il campionato a 16 squadre? Una ‘grande bellezza’

Il campionato di Serie B Femminile aspetta di conoscere l’ultimo verdetto. Dopo la promozione diretta in Serie A del Napoli (nella foto), lo spareggio fra Lazio e Pomigliano completerà il format del prossimo anno.

Dalla serie C sono saliti il Pavia, il Bologna e la Res Roma (prendono il posto di Tavagnacco, Trento e Apulia Trani). Anche nella prossima stagione la partecipazione sarà di alto profilo.

Quest’anno il torneo è stato appassionante e combattuto fino all’ultima giornata. Lo conferma la ‘partitona’ giocata con il Napoli da un Tavagnacco ormai retrocesso.

Sono almeno cinque le ragioni che hanno reso il torneo cadetto una ‘grande bellezza’, come sanno bene gli appassionati che hanno avuto la buona idea di seguirlo.

  • Il format a 16 squadre è stato ossigeno puro. Trenta partite giocate con continuità significano quell’intensità che, nel calcio, è uno dei fattori vincenti per catturare l’attenzione dei tifosi.
  • Le rose ricche di giocatrici italiane ne hanno consentito l’utilizzo con grande continuità. Un dato fondamentale in termini di valorizzazione individuale delle giocatrici e, anche, di bacino di riferimento per le Nazionali Femminili.
  • Le due promozioni e le tre retrocessioni hanno innescato una ‘lotta’ agonisticamente avvincente che ha coinvolto le protagoniste, e non solo, del torneo.
  • Il livello tecnico è stato più che discreto. È sufficiente scorrere la lista dei club iscritti (molte le grandi piazze) e valutare la composizione delle rispettive rose. Lo spettacolo non è mai venuto meno.
  • La visibilità mediatica è stata assicurata dalle dirette streaming, irradiate in forma gratuita dalla piattaforma Eleven Sports.

➡️ Sergio Mutolo

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