Il progetto Parma Women finisce in serie B. Un vero peccato. Il presidente Kyle Krause ha idee importanti per la crescita del movimento. Il femminile ha bisogno di questo tipo di visioni, meglio se nella serie A professionistica.
Kyle Krause (nella foto), presidente del Parma dal settembre 2020, ha messo in piedi un progetto femminile di notevole spessore. Purtroppo, le regole del calcio sono ferree. Giudice supremo è il campo che, in questa circostanza, ha sancito la retrocessione diretta delle crociate in Serie B.
Non è bastato sostituire in corsa il tecnico Fabio Ulderici, arrivato dall’Empoli Ladies con il direttore sportivo Domenico Aurelio. La panchina messa in mano a mister Domenico Panico è sembrata, all’inizio, foriera di buoni risultati. Ma il vento ha girato a sfavore. La ‘poule salvezza’ ha espresso il suo verdetto, molto infausto per il club gialloblu.
La Serie B è un campionato difficile, popolato da 16 squadre combattive e determinate. Un torneo dove nessuno regala niente a nessuno. Mai. Ogni partita è un terno al lotto. La lealtà sportiva è la parola d’ordine del femminile. E lo è ancora di più nel torneo cadetto ancorato, normativamente parlando, al mondo del dilettantismo.
Per far ripartire il progetto occorrerebbe, ovviamente secondo il nostro parere personale, affidarsi a uno staff tecnico che sia esperto navigatore di questo (bellissimo ma difficilissimo) campionato. Si dovranno giocare 30 partite, che si annunciano come altrettante battaglie.
Si tratta dunque di cercare e trovare nocchieri capaci di navigare in questo mare, per non correre il rischio di naufragare ancora. O no?