Il momento storico è cruciale per l’intero movimento. Una sfida da giocare, e possibilmente da vincere, in nome delle falangi di ragazze che per decenni hanno sfangato sui campi di tutta Italia per arrivare all’obiettivo di giocare al calcio come i maschi.
Intanto sono nate due Divisioni, fra loro nettamente distinte e separate. Un evento in qualche modo epocale anche se, personalmente, lo condividiamo con molte riserve.
- La Divisione Serie A, professionistica, elitaria, di fatto una Superlega con appena 10 club ammessi a partecipare (presidente Federica Cappelletti),
- La Divisione Serie B, dilettantistica, con 16 società iscritte che lo scorso anno si sono rese protagoniste di uno stupendo campionato (presidente Laura Tinari).
La Nazionale, impegnata nel Mondiale australiano, è l’apice e l’elemento unificante di tutta la piramide rosa. In realtà non bisognerebbe mai usare il singolare quando si parla di Azzurre. Se il vertice è quella guidata da Milena Bertolini, le altre non sono certo da meno. E perciò Nazionali e non Nazionale.
La Under 23 di Nazzarena Grilli, la Under 19 di Selena Mazzantini, la Under 17 di Jacopo Leandri e la Under 16 di Viviana Schiavi sono il bacino dal quale la Nazionale maggiore potrà (dovrà) pescare nel futuro prossimo venturo. Rappresentano la vera fucina di tutto il movimento. Lo stimolo per falangi gi giovani che aspirano a mettersi in evidenza.
👉🏿 Una bella prova della Nazionale radunata a Auckland sarebbe di grande aiuto. Un traino per affrontare scelte a medio-lungo termine ormai ineludibili.
👉🏿 Non fosse altro che per queste ragioni, le rappresentative azzurre andrebbero (vanno) tenute nel centro del mirino mediatico dalla prima all’ultima. Vanno portate all’attenzione generale per far entrare il calcio femminile nell’immaginario collettivo.
✳️ È quanto ha deciso di fare Calciopress, inserendo nella barra di navigazione del sito una sezione che si chiama NAZIONALI e che nel menù a tendina è suddivisa secondo le varie rappresentative giovanili.