Il calcio femminile non è solo la Serie A e la Nazionale: il Lebowski ‘molla’ e scoperchia i paradossi della serie C

Il CS Lebowski femminile, squadra di proprietà dei tifosi, ha deciso di non iscrivere la squadra al campionato nazionale di Serie C. La ragione? I costi insostenibili per un campionato dilettantistico >> leggi il comunicato ufficiale integrale.

Una pessima notizia per il calcio femminile, e non solo. Il comunicato del Lebowski contiene alcune riflessioni fondamentali per interpretare dall’interno il modo della serie C cosiddetta dilettantistica.

👉🏾 Ne estrapoliamo alcune, che dovrebbero essere oggetto di seria meditazione nelle stanze dei bottoni, ma anche da parte dei club del calcio femminile in generale. La fonte è attendibile, perchè esprime lo stato d’animo di tifosi che sono essi stessi i proprietari della società.

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✳️ Non possiamo che prendere atto del fatto che una nuova stagione di Serie C sarebbe stata per noi insostenibile dal punto di vista economico e non solo. Affrontare un campionato nazionale e farlo garantendo standard accettabili ad atlete e staff comporta un aumento dei costi clamoroso rispetto a un campionato regionale.

✳️ L’attuale organizzazione dei campionati femminili costringe le società a un vero e proprio salto mortale, per poi trovarsi a macinare km e km e ad affrontare squadre che, nella maggior parte dei casi, rappresentano club professionistici.

✳️ D’altronde il calcio, anche al Lebowski, è fatto di sogni ma anche di progettualità che devono essere sostenibili e di bilanci che devono tornare.

✳️ Ci resta, di questa stagione sportiva appena trascorsa, la grande sfida di tornare un giorno dove ci compete stare. E siamo determinati a farlo, forti di un processo di strutturazione che garantisca, intorno a una squadra che ha dimostrato in campo di meritare la serie C, tutto quello che serve a livello economico, societario, comunitario affinché in futuro la permanenza nei campionati nazionali non debba essere meramente episodica.

➡️ Sergio Mutolo

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