Fra i quattro punti programmatici – illustrati dopo la sua elezione dalla presidentessa della neonata Divisione Serie A Femminile Professionistica, Federica Cappelletti – c’è (ovviamente) la sostenibilità, punto cruciale per la crescita della massima serie nazionale e dell’intera piramide femminile.
⏩ “I quattro punti cardinali di Federica Cappelletti“
Sul tema il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, rilasciò un’esaustiva dichiarazione subito al termine dell’Assemblea elettiva della Serie A Femminile che incoronò all’unanimità Cappelletti.
In sintesi spiegò il suo programma:
✳️ “dobbiamo dare un riscontro immediato per quanto riguarda la sostenibilità del sistema”;
✳️ Grazie al decreto legge, che ha reso esecutiva l’esigenza federale di permettere il reinvestimento degli utili del nostro bilancio, andremo a sostenere in particolare proprio il calcio professionistico femminile”;
✳️ “ci incontreremo in tempi rapidi per stilare un piano industriale fatto di cifre, dati e idee”;
✳️ “un piano che, con il supporto delle migliori professionalità del mondo federale, possa favorire il pieno sviluppo del movimento nel suo complesso”.
👉🏽 Queste affermazioni suonano (più che) vagamente beffarde e quasi kafkiane rilette alla luce di:
- ritardi cronici sul piano organizzativo della Serie A Femminile ⏩ “La missione (im)possibile di governare una Superlega formata da solo 10 club”;
- ‘pasticciaccio brutto’ Sampdoria Women ⏩ leggi;
- flop Mondiale della Nazionale Femminile della ormai ex ct Milena Bertolini;
- caos che sta facendo seguito alle improvvise dimissioni del ct della Nazionale maschile Mancini;
- incertezze che pesano sulle massime rappresentative azzurre prive di una guida e impegnate già da settembre in contesti internazionali di grande contenuto prospettico.
Siamo ormai alle “ultime parole famose” della gloriosa Settimana Enigmistica. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere.
La sfida, sulla carta impossibile e improponibile vista l’occupazione delle stanze dei bottoni, è dimostrare il contrario.