Per il calcio femminile l’estate si preannunciava lunga e calda non solo in termini meteorologici, ma anche in senso metaforico. E così è stato.
✅ L’eliminazione della Nazionale alla fase a gironi non è certo un buon inizio per l’avvio della seconda stagione del professionismo in serie A. Fa il paio con lo stesso deludente esito sortito dell’Europeo.
✅ Le dimissioni della ct Milena Bertolini, peraltro attese a prescindere in quanto la selezionatrice era ormai arrivata a a fine ciclo, non hanno portato a niente di concreto al momento.
✅ La Figc di Gabriele Gravina, assorbita dalle dimissioni parallele di Mancini sul versante maschile, conferma il suo sostanziale immobilismo operativo in ambito rosa. Il nome del nuovo ct non è stato ancora indicato, anche se incombe una complicata Nations League che avrà un ruolo fondamentale nella rinascita della formazione azzurra.
✅ In serie A tiene banco il caso Sampdoria Women. Una vicenda che non trova ancora il suo sbocco nonostante il disimpegno dal femminile del club doriano risalga addirittura al 19 luglio scorso e il campionato si avvicini pericolosamente al nastro di partenza.
✅ L’istituzione di una Divisione Professionistica ‘ad hoc’, affidata a Federica Cappelletti, non ha inciso nel modo sperato nella soluzione di questa come di altre criticità della massima serie nazionale. Domina un fragoroso silenzio, non certo foriero di buoni auspici per il torneo che ripartirà con la sbiadita formula delle due poule scudetto e salvezza.
In questo contesto l’entusiasmo dei tifosi sembra affievolirsi e le speranze di una crescita vera del movimento, innescata dall’ormai lontano Mondiale del 2019, appare oggettivamente molto in dubbio.
Sarà finalmente innestata la marcia giusta? Lo scopriremo solo vivendo, ma il tempo scorre inesorabile.