Le cose si stanno mettendo male, anzi sempre peggio, per la massima serie nazionale all’alba del suo secondo ano di professionismo.
La Serie A, nella sostanza lasciata sola dalla Figc di Gravina e da settimane ostaggio del caso Sampdoria a poco più di dieci giorni dall’inizio di una stagione che rischia di partire falsata, fino a tutto ottobre compreso viene di fatto condannata al buio mediatico.
La Divisione Serie A Femminile Professionistica ha infatti comunica a tutti gli operatori della comunicazione interessati che il termine finale per l’adesione all’offerta, nelle modalità e nelle forme ivi indicate, deve intendersi ulteriormente prorogato fino alle ore 12.00 di martedì 31 ottobre 2023. Il documento, recante l’offerta dei diritti audiovisivi relativi alle dirette mercato nazionale per la stagione sportiva 2023-24, pacchetto non esclusivo campionato “Pay”, rimane consultabile a questo link.
E così, in occasione della prima giornata di campionato e per almeno i primi turni del torneo, sarà trasmessa dalla Rai una sola partita in chiaro. Per il resto, come si suol dire, ciccia. Vale a dire che le altre quattro partite, salvo miracoli dell’ultima ora, resteranno pure entità astratte.
Un duro colpo alla visibilità e alla crescita che il professionismo avrebbero dovuto innescare. Un rospo difficile da ingoiare. Una deriva amara (esponenziale?) per la serie A e l’intero movimento (che si trova con una Nazionale Femminile ancora senza ct a soli quindici giorni dalla Nations League).