Serie A Femminile, la 4a giornata conferma le gerarchie con l’eccezione Milan: il Napoli in evidente difficoltà

Al termine della quarta giornata di campionato le gerarchie della Serie A Femminile sono sempre più nette, a conferma delle (ovvie?) previsioni della vigilia. Le dinamiche del campionato sono già del tutto prevedibili. Un dato che non gioca a favore delle emozioni che il calcio dovrebbe suscitare nei tifosi.

POULE SCUDETTO. In testa a punteggio pieno la Roma che batte l’Inter al Tre Fontane continuando a macinare risultati (le 15 reti a fronte delle 3 subite parlano da sole) e la Juventus che tiene bene il passo anche in termini di differenza reti (travolge a Biella il Sassuolo e migliora il livello della differenza reti con 12/3). A quota 10 c’è la Fiorentina che sbanca Pomigliano: si conferma squadra quadrata, fluida, messa bene in campo da Sebastian de la Fuente e con una panchina di lusso (9/3). Le viola meritano un occhio di riguardo. Perde terreno l’Inter (5/4) ferma a quota 7 e che soffre molto in fase offensiva la partenza di una fuoriclasse come Chawinga (23 reti lo scorso anno), mentre Bugeja sembra non riuscire a decollare per i problemi fisici che la assillano da tempo. Non si ferma la favola Como, che ha collezionato finora 7 punti (5/6) e occupa la quinta piazza pur avendo dovuto ricostruire la rosa. Una gran bella novità per il calcio femminile della massima serie nazionale.

POULE SALVEZZA. Continua a deludere il Milan di Maurizio Ganz (nella foto), che ha raccolto appena 4 punti (3/5) e si è fatto bloccare a Seregno da un Como molto più motivato. La squadra rossonera paga sempre più lo scotto della partenza di Martina Piemonte, che penalizza in modo significativo la fase realizzativa. A quota 3 una Sampdoria messa insieme solo alla vigilia del torneo. Si deve dare atto a mister Mango di essere riuscito nella difficile impresa di amalgamare un gruppo che corre e non molla mai, come conferma la vittoria a Cercola contro le partenopee di Seno (differenza reti 4/8). Solo un punto raccolto finora dal Sassuolo di Piovani (3/9), travolto dalla Juventus. Chiara Beccari tarda a inserirsi e carburare. Le assenze per problemi fisici di alcune giocatrici importanti, non aiutano il club neroverde a decollare. Anche il Pomigliano (3/13) paga la rivoluzione estiva dell’organico e viene sotterrato di reti dalla Fiorentina a Torre del Greco (in un ‘Liguori’ desolatamente vuoto). Chiude mestamente la graduatoria il Napoli (1/7) ancora a secco di punti. Le azzurre hanno segnato una sola rete (con Elisa del Estal) e soffrono vistosamente la mancanza di gioco a centrocampo sia in fase di costruzione sia di filtro. La difesa, a sua volta non proprio esente da censure, è tenuta troppo sotto pressione e finisce per commettere errori (anche marchiani). Molto deludenti le prestazioni in avanti di Banusic e Lazaro. Due attaccati esperte prese per fare gol ma che, almeno finora, non stanno certo dando alla causa partenopea la mano che ci si aspettava. Tutt’altro.

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