L’arrivo di Suzanne Bakker (classe 1986) al Milan Femminile, ci sembra una bella notizia per il calcio femminile italiano. Per capire di cosa stiamo parlando, sarà sufficiente riavvolgere la bobina del tempo per risalire al 30 gennaio 2024 e fare mente locale sull’Ajax – infarcito di giocatrici giovani e per 10/11 olandesi – che eliminò in rimonta la Roma Women di Alessandro Spugna dalla Champions Women. Ad Amsterdam, la partita terminò sul risultato finale di 2-1.
L’allenatrice olandese schierò nell’undici titolare una sola straniera, ovvero l’americana Johannes (classe 2007). Assistemmo – in estrema sintesi – al trionfo di una politica calcistica basata sulla lungimiranza, sul coraggio, sulla fiducia nelle giovani e sulla credibilità dei vivai (molto trascurati nel mondo pallonaro femminile italiano che conta).
Una lezione da tenere a mente, visto come andò a finire. O no?
Per scandagliare la mentalità di Suzanne Bakker e la sua interpretazione del calcio femminile, è sufficiente scorrere il tabellino di quella partita. Accanto a ogni giocatrice dell’Ajax abbiamo indicato l’anno di nascita. Un esercizio piuttosto istruttivo, per quanti sono rimasti ancorati a schemi vecchi e precotti. Almeno così crediamo. O meglio, speriamo.
Ajax-Roma 2-1 (1-1)
30′ Bartoli (R), 44′ Hoekstra (A), 85′ aut. Kramzar (A)
AJAX (4-3-3): Van Eijk (2002); Keijzer (2003) (88′ Kardinaal 2005), Spitse (1990), de Sanders (1998), Weerden (1999); Noordam (1998) (88′ Noordman 2004), Van Gool (2004) (78′ Van de Velde 2001), Yohannes (2007); Grant (2001), Leuchter (2001), Hoekstra (1996) (63′ Keukelaar (2005). A disp.: Nienhuis (2001), Van der Wal (2003), Jansen (1999), Tolhoek (2005), Sabajo (1999).
ROMA (4-3-3): Ceasar; Bartoli, Minami, Linari, Di Guglielmo; Giugliano (46′ Greggi), Kumagai, Feiersinger (73′ Kramzar); Haavi, Giacinti (60′ Glionna), Viens. A disp.: Korpela, Ohrstrom, Valdezate, Testa E., Ciccotti, Pellegrino Cimò, Tomaselli. All. Alessandro Spugna
Foto tratta dal profilo Linkedin di Suzanne Bakker
