✅ Il passaggio al professionismo della Serie A Femminile rischia di ridursi a un fatto episodico? Allo stato delle cose si può realisticamente identificare come traino per una crescita della piramide a partire dalla base?
✅ A queste domande risponde il potenziamento dei settori giovanili, che sono l’ossigeno di tutto il movimento. La cura dei vivai è una questione economica ma anche tecnica, in quanto un aumento esponenziale di numero delle tesserate conduce a quel ricambio generazionale che è necessario e interconnesso con un allargamento di prospettive dell’intero sistema.
– La crisi economica in atto modificherà totalmente l’approccio anche al mondo pallonaro maschile e farà saltare molti schemi ormai sostanzialmente decotti. Al versante femminile occorrerà molta lungimiranza, sostenuta da innovazione ideativa, per non restare a sua volta impantanato se non sommerso dalle problematiche di un calcio del quale è inesorabilmente avviato a diventare un mero clone.
– Una visione sociale del calcio femminile, intesa come virtuosa integrazione del singolo club con il territorio in tutte le sue espressioni, troverà spunto solo da un’attenta riconsiderazione del ruolo da attribuire alla meglio gioventù del contesto di riferimento (che dovrebbe essere cooptata dal sistema).
👉🏿 Solo iniziative che vanno in questa precisa direzione, potranno dare linfa alla complessa piramide del calcio femminile. Si tratta di attrarre nuove leve, di rinnovare il movimento, di farlo uscire in modo definitivo da un approccio pioneristico, di assicurare ai singoli club – a tutti i livelli – un futuro compatibile.
👉🏿 Così facendo sarà inoltre possibile avvicinare le bambine al calcio e far lievitare quella nuova generazione di tifosi di cui il calcio femminile ha un bisogno vitale per riempire gli stadi dove si giocano le partite.
👉🏿 In questo senso vanno anche il rinnovamento di tutte le Giovanili fortemente voluto da Andrea Soncin (ct di una Nazionale che può diventare il vero traino del movimento), come pure il reclutamento di forze fresche realizzato a livello territoriale dalle componenti vivaistiche di club e dal Settore Scolastico della FIGC.