Nonostante la crescita del livello tecnico in Serie A, la copertura mediatica dedicata al femminile rimane significativamente inferiore rispetto a quella riservata al campionato maschile. Una discrepanza che, in Italia, ha svariate cause:
- Le sponsorizzazioni e i diritti televisivi nel calcio femminile sono ancora molto inferiori rispetto a quelli del calcio maschile, il che influenza in modo diretto la quantità e la qualità della copertura mediatica.
- I media tradizionali privilegiano la narrazione del calcio maschile e dunque consolidano schemi e linguaggi specifici che difficilmente possono essere adattati al contesto femminile.
- Questo sport è stato ed è ancora considerato un ambito prettamente maschile: una circostanza che relegando l’omologo femminile a ruoli marginali e lo associa a caratteristiche ritenute meno “atletiche” o meno “spettacolari” nell’immaginario collettivo
👉🏾 La mancanza di copertura mediatica incide direttamente sull’interesse del pubblico che fatica a conoscere le atlete, le squadre e le dinamiche del campionato. Le giocatrici si trovano a dover dimostrare costantemente il loro valore, lottando contro pregiudizi e stereotipi, oltre a poter contare sulle minori risorse economiche delle società di appartenenza. Tutto ciò comporta ricadute sicuramente negative sulla crescita dell’intero movimento, a prescindere dalla chiara evoluzione tecnica in atto.
▶️ Le soluzioni? Potrebbero esserci, ma bisogna avere la capacità di attuarle. Ci limitiamo a indicarne, sinteticamente, alcune:
- È fondamentale che i media tradizionali e digitali aumentino la loro attenzione verso il calcio femminile, dedicando spazi adeguati alla Serie A Femminile.
- È necessario investire in campagne di comunicazione per promuovere il campionato e avvicinare nuovi spettatori.
- È fondamentale garantire alle giocatrici le stesse opportunità dei colleghi uomini in termini di infrastrutture, risorse economiche e visibilità.
- Le giocatrici devono essere valorizzate come vere e proprie professioniste, diffondendo le loro storie e le loro imprese sportive come avviene nell’omologo maschile.