La presidentessa dell’Empoli Ladies, Rebecca Corsi (nella foto), è stata intervistata nel corso di una diretta social organizzata dal sito L Football >>> QUI l’articolo integrale.
In particolare si è soffermata sulla transizione verso il professionismo della Serie A Femminile, un evento ormai alle porte. Le sue dichiarazioni non lasciano spazio a dubbi. In sintesi.
- Il professionismo come ce lo hanno proposto qualche mese fa non è sostenibile in questo momento perché si raddoppieranno i costi.
- Se il professionismo sarà questo, Rebecca Corsi non lo appoggerà mai.
- L’Empoli Ladies ha la fortuna di avere alle spalle una società professionistica maschile che è andata in Serie A.
- Se non ci fosse stata la promozione dell’Empoli in serie A maschile, sarebbe stato davvero un problema portare avanti tutta la macchina del femminile.
In quanto alla discesa in campo dei procuratori anche nel calcio femminile la Corsi è stata lapidaria: “Non me ne vogliano, ma tanti di loro hanno piegato il sistema economico del calcio maschile con commissioni astronomiche e molte società non ce la fanno più a pagare tutti questi costi di intermediazione oltre agli stipendi dei calciatori. Se questo sistema si affacciasse anche al femminile, senza una base, si rischia che le società siano costrette a fare sforzi enormi senza un aiuto da parte della Divisione Calcio Femminile”.
Rebecca Corsi ha affrontato temi importanti in prospettiva.
Sarebbe forse il caso di aprire un dibattito articolato su queste problematiche . Parlare di calcio femminile non può significare limitarsi a registrare la cronaca spicciola. Vuol dire anche, se non soprattutto, analizzare le tante criticità di un sistema che sembra proiettato verso traguardi (forse) più grandi di quanto lo stato delle cose attualmente consenta.