Domenica si gioca l’ultima partita di un campionato ipertrofico per la sua durata. La Serie A Calcio Femminile ha impiegato oltre dieci mesi per giocare 22 partite. Sinceramente tutti gli addetti ai lavori non vedono l’ora che arrivi il meritato stop, al termine di una stagione vissuta a porte chiuse. Una tristezza infinita.
Al Santa Lucia di San Gimignano la Florentia affronta la Pink Bari. Le neroverdi di mister Carobbi hanno raggiunto la salvezza già da un pezzo. Le pugliesi sono mestamente retrocesse in serie B con largo anticipo sulla tabella di marcia.
Una partita che sembrerebbe non avere niente da dire. Ma le cose non stanno esattamente così. La gente di San Gimignano avrebbe voluto essere presente in gran numero sulle tribune, per salutare le proprie beniamine alla sua maniera. Il ‘fil rouge’ che lega la squadra di calcio al territorio è molto solido, in questo meraviglioso angolo d’Italia.
Dispiace soprattutto per Sofia Cantore, che il calore dei tifosi all’interno di questo stadio non ha mai potuto provarlo per sua sfortuna. Non avrà l’occasione di offrirsi al meritato abbraccio della gente di San Gimignano. Sarebbe stata una grande emozione per tutti, al termine di un campionato che l’ha vista al top che più top non si può.
Le sue giocate e le sue nove reti hanno avuto un che di memorabile. Le sono valse la maglia azzurra della Nazionale di Milena Bertolini, l’apprezzamento incondizionato degli addetti ai lavori e un credito personale che non era ancora riuscita a conquistarsi appieno (nonostante il suo indiscusso talento). Un percorso di maturazione professionale e umana di lampante evidenza.
Ebbene si. A San Gimignano è nata una stella. Ha brillato sopra le torri di uno dei luoghi più belli del mondo. Il club caro al presidente Tommaso Becagli farà di tutto per farla restare, ma potrebbe essere molto difficile. Sarà arduo trattenere in questo lembo di Toscana la giovane attaccante di Lecco. Perché è di proprietà della Juventus. Perché, soprattutto, è una predestinata.
I sogni a volte sono destinati a rimanere tali. E però sarebbe meraviglioso poterla vedere (ri)giocare a San Gimignano anche il prossimo anno. Stavolta sul prato di un Santa Lucia finalmente colmo di tifosi.
Il grande senso di appartenenza che sanno trasmettere da queste parti è un plusvalore. Potrebbe essere la spinta decisiva per la definitiva consacrazione di Sofia Cantore. Il trampolino di lancio per il rientro, in grande stile, al suo naturale approdo finale. La maglia bianconera.