Storia di donne, di operaie e di albori del calcio femminile

Il giorno 6 di aprile dell’anno 1917 la radio dal fronte annunciava nuovi morti. Il giorno 6 aprile dell’anno 1917 gli Stati Uniti entravano in guerra. Il giorno 6 di aprile dell’anno 1917 Lenin preparava la Rivoluzione Russa. Ma soprattutto l giorno 6 di aprile dell’anno 1917 durante la pausa pranzo undici operaie della Doyle & Walker Munizioni di Sheffield cominciarono a correre dietro a un pallone”.

L’incipit di Stefano Massini idealizza nel libro “Ladies Football Club” (2019 – Mondadori), liberamente ispirato alla storia vera delle prime squadre nell’Inghilterra operaia del 1917 diventate poi leggendarie come le Dick Kerr’s Ladies Football Club (nella foto), gli albori del calcio femminile. I mariti, i fratelli, i padri delle undici donne protagoniste di questo libro sono al fronte. Nel frattempo loro assemblano le granate, i proiettili e le bombe per armare l’esercito. Un pallone abbandonato nel cortile è la scintilla che fa partire tutto.

Lo stile conciso di Massini, scritto come un testo teatrale, è messo al servizio della storia e del tema senza autocompiacimenti. Molto bella la metafora del “pianeta-palla”. Un’opera di taglio popolare, capace di parlare al cuore anche di quanti il calcio non lo respirano e non lo apprezzano. Leggerezza, ironia, commozione si rincorrono nelle asciutte pagine di un libro da leggere tutto d’un fiato. Una storia dalla quale si potrebbe tirare fuori un grande film.

Molto suggestiva la parte in cui le operaie scoprono che il cortile della fabbrica ha le misure esatte di un campo da calcio regolamentare. La prova provata che tutto quanto riguarda la vita degli umani è già scritto, nel libro del destino.

Chi ama il calcio e non si lascia manipolare dalle differenze di genere e ancora di più chi frequenta e apprezza il calcio femminile, non potrà che perdersi nella lettura di queste pagine.

Un inno al valore sociale di uno sport bellissimo, che resta ancora il più seguito al mondo. E, soprattutto, un inno alle donne operaie inglesi. Nel lontano 1917 decisero che era arrivato, anche per loro, il momento di cominciare a dare calci a un pallone.

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