Non è passata inosservata la vicenda sportiva che si è consumata a San Gimignano. Il trasferimento del titolo della Florentia – concordato fra il patron del club neroverde, Tommaso Becagli e il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero – apre un grave “vulnus” nel movimento calcio femminile.
Il sindaco di San Gimignano, Andrea Marrucci, ha cercato in tutti i modi di opporsi. Ha coinvolto anche la Figc del presidente Gabriele Gravina, che si dovrà esprimere ufficialmente in merito a questa operazione, esprimendo il suo grande rammarico in merito all’ipotesi che un titolo sportivo a questi livelli possa essere ceduto anche oltre i confini regionali >>> “Serie A Femminile, il caso Florentia-Sampdoria e le dure leggi del mercato”.
Sulla questione interviene – sul proprio profilo Instagram – anche Alain Conte, ex allenatore del San Marino Academy e artefice della scalata delle Titane alla massima serie nazionale femminile. La sua riflessione è amara e del tutto condivisibile.
“In questi giorni il calcio femminile ha intrapreso una strada molto chiara. La serie A diventerà una vera e propria “superlega”, in attesa che tutti i grandi club del maschile arrivino a riempire le caselle prima di aumentare nuovamente i numeri. Chiaramente è nella logica delle cose, del “sistema” che sta calando anche sul mondo femminile. Con tanti, tantissimi lati oscuri. Primi fra tutti l’idea che si arrivi ad altissimi livelli senza gavetta e senza l’umiltà necessarie
La Florentia che ripartirà dalla C è un po’ l’emblema di questo mondo che cambia. Ho letto su molti siti che “favole” come quella del Florentia e la nostra di San Marino saranno impossibili.
Mi piace pensare che di impossibile nel calcio non vi sia nulla. I sogni però saranno più difficili da raggiungere e occorrerà una forte umiltà, una forte coesione e dei valori etici molto spiccati e condivisi per avere la meglio sull’aspetto economico e le dinamiche di questo calcio. C’è ancora una parte di sognatori però, sono quelli che renderanno questo sport magico per sempre“ >>> “Calcio moderno, business e sogni sognati dei sognatori”.