Alessandro Spugna, allenatore scuola Juventus, arriva alla Roma Femminile forte dell’esperienza maturata lo scorso anno sulla panchina dell’Empoli Ladies. Dopo il divorzio in corsa con la presidentessa Rebecca Corsi, il previsto approdo al club giallorosso.
Il suo ingaggio è stato fortemente caldeggiato dalla nuova Head of Women’s Football Betty Bavagnoli, coach del team capitolino dalla sua fondazione nel 2018. Un confronto che il tecnico torinese dovrà essere in grado di sostenere da par suo. Questo uno stralcio della sua intervista rilasciata a Il Messaggero
Partiamo dall’inizio, dalla chiamata della Roma.
“Non me l’aspettavo. È stato motivo di grande soddisfazione e di orgoglio. Ma immediatamente dopo, passato quell’attimo, ho capito che avrei avuto un’enorme responsabilità. Sono in un club troppo importante“.
Primi giorni di ritiro: che squadra ha trovato? E soprattutto pensa che sia un organico pronto per andare a prendersi gli obiettivi?
“Intanto ho trovato delle ragazze pronte. Che hanno evidentemente lavorato in vacanza e che hanno dimostrato in questo modo una grande professionalità. È stato un grande vantaggio poter partire da una condizione atletica soddisfacente. E nonostante alcune assenze che in questo momento abbiamo (Andressa è a Tokyo, Thaisa Moreno sta rispettando il periodo di quarantena facendo casa-lavoro all’Acqua Acetosa e Lazaro ha il Covid, ndr), credo che la rosa sia completa. Abbiamo messo i tasselli giusti per completarla e per renderla veramente competitiva“
Che Roma sarà sotto il profilo tattico? L’anno scorso è stata una squadra brava a cambiare in corsa.
“Penso di poter avere tante soluzioni, e non sono uno che parla di un sistema di gioco solo. Mi piace pensare che questa possa essere una squadra che può variare tanto, soprattutto in fase offensiva abbiamo delle calciatrici molto brave. Abbiamo delle idee di massima, ma pensiamo che in base alle gare che andremo ad affrontare, senza snaturare le nostre caratteristiche, riusciremo ad avere tante soluzioni. Con le qualità tecniche che ci ritroviamo dentro la rosa deve essere così“.
Fonte intervista: Vocegiallorossa.it