Carolina Morace ha scelto di prendere parte a “Campionesse“, la docuserie di Rakuten Tv disponibile dal 2 dicembre che racconta in modo originale e profondo il calcio femminile. Lo ha fatto, spiega, perchè “allarga lo sguardo nel tempo e nello spazio sul nostro sport e spero spinga le federazioni a prendere coscienza che non possiamo continuare a proporre modelli maschili per giocatrici donne”.
La Morace è una delle tre protagoniste della puntata dedicata all’Italia insieme a Barbara Bonansea (Juventus) e alla giovane Benedetta Orsi (Sassuolo). Ogni episodio è dedicato a un paese (per la Spagna c’è anche il neo Pallone d’oro Alexia Putellas) e mette a confronto tre generazioni di giocatrici.
È l’occasione per dire la sua sul movimento calcistico femminile di cui ha fatto la storia e sulla svolta verso il professionismo che ridurrà a 10 il numero di club iscritti alla Serie A femminile.
Morace non la manda a dire: “Sento parlare di un campionato a 10 squadre? Ma è una scelta per andare avanti o che intralcerà e basta? Io sono più per la seconda, anche perché non c’è niente del genere in Europa. Che scopo ha? Il risparmio sui costi? Il professionismo serve, ma di certo non con le 10 squadre. Chi prende decisioni del genere evidentemente non ha a cuore il calcio femminile”.
Il dibattito sarebbe aperto. Anche se nessuno, in tempi di obliqua omologazione, sembra aver voglia di discutere su niente quando si parla di calcio. Figurarsi se è al femminile.