Per festeggiare tutte le donne e – ci sia consentito nel caso di specie – per sublimare la grande volontà unita a genuina passione che da una vita anima le ragazze del calcio femminile, riproponiamo un articolo pubblicato da Calciopress il 3 maggio 2021 che ci sembra molto in tema con l’8 marzo 2022 (una data che avvicina sempre più il movimento allo status professionistico) 👉🏽 “Calcio femminile, le ragazze fanno grandi sogni“.
* * * * * * * * * * *
La transizione verso il professionismo della Serie A rappresenta il punto di arrivo di una storia tanto bella quanto accidentata. Le falangi di ragazze che hanno calcato i campi di gioco, quando ancora erano riserva dei maschi nella fase pionieristica del calcio femminile, vedono la realizzazione di quello che per molto tempo è sembrato nulla più che un sogno. Un sogno utopico, per giunta.
“Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni: nello spazio e nel tempo di un sogno è racchiusa la nostra breve vita“. William Shakespeare lo fa dire a Prospero, nella prima scena del quarto atto della commedia teatrale ‘La tempesta’.
Per un tempo infinito il calcio femminile è stato forgiato nella stessa materia di cui sono fatti i sogni. L’approdo al professionismo è la prova provata che i sogni dovrebbero (devono) essere la stella polare da seguire, sempre e comunque. Il movimento raccoglie, hic et nunc, i frutti dei sacrifici di tante giocatrici che hanno sfangato per anni sui campi di tutta Italia.
Ancora oggi, le ragazze del calcio femminile continuano a essere mosse da una passione genuina. La stessa scaturita dalla lucida follia di alcune impavide pioniere. La memoria corre al Dick Kerr Ladies Football Club, antesignano di tutto quanto è successo dopo.
Siamo in prossimità di una stagione cruciale, vale a dire quella che segnerà il passaggio epocale del calcio femminile allo status dilettantistico professionistico. La materializzazione di un sogno. Perché le cose stanno così e la storia lo dimostra. Le ragazze del calcio sanno fare grandi sogni. Aiutiamole a trasformarli in una realtà duratura e sostenibile.
“…ho soltanto i sogni e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi. Cammina con leggerezza, perché cammini sui miei sogni” (William Butler Yeats)