L’Inter ha ceduto al Barcellona la giovanissima Giulia Dragoni, centrocampista classe 2006. Si tratta di un trasferimento storico perché Dragoni sarà la prima italiana a indossare la maglia blaugrana. Per lei un contratto di tre anni e mezzo.
👉🏿 La prova provata che le giovani leve debitamente ‘formate’ sono la linfa per rinnovare il movimento, farlo uscire in modo definitivo dall’era pionieristica e assicurarsi un futuro a lungo termine tecnicamente compatibile. Alla luce di questa strabiliante notizia, puntare sulla meglio gioventù diventa una specie di obbligo, sotto diverse prospettive.
👉🏿 L’Inter di Rita Guarino è stata fra le poche a dare fiducia a una classe 2006, vale a dire la prima ‘infornata’ di ragazze pronte all’uso in quanto cresciute con una preparazione moderna rispetto a un passato molto più autodidatta. Da segnalare anche il debutto nel Sassuolo di Manuela Sciabica, anche lei una 2006, grazie alla lungimiranza di Gianpiero Piovani.
➡️ Il paradigma di questa visione di calcio femminile è proprio Giulia Dragoni, centrocampista nata il 7/11/2006, che ha iniziato il suo percorso nel Franco Scarioni 1925. Poi le esperienze al Cimiano Calcio e alla Pro Sesto (dove i tifosi la chiamano la piccola “Messi” al femminile). Nel 2020-21 il passaggio alla Primavera dell’Inter (allenata, non a caso, da Sebastian de la Fuente ora alla guida di un Como che delle giovani fa la sua bandiera),
Ragguardevole il suo curriculum nelle Nazionali Giovanili. Ha giocato 3 volte nella Under 16 (segnando una rete) e 16 volte nella Under 17 (8 reti segnate). Il debutto in Serie A Femminile nella partita con la Fiorentina, quando Rita Guarino la fa scendere in campo al posto di Karchouni. È in assoluto la più giovane calciatrice italiana ad aver giocato quest’anno in massima serie nazionale. Finora era stata utilizzata quattro volte per un totale di 88’.
E ora Giulia Dragoni se ne va in Spagna. Come si dice…bella per lei!