“Il tempo è la cosa più importante che abbiamo.
L’unico tempo certo è il tempo passato”
(Lucio Anneo Seneca)
Campionato di Serie A Femminile. Il 4 ottobre 2020, nella splendida cornice dello Stadio Olimpico di San Marino, l’Academy incontra la Florentia San Gimignano. Una partita in apparenza uguale a tante altre che si sarebbero giocate quel giorno, e poi nel corso del torneo.
Per Giulia Giacobbo fu, invece, la prima volta. Una data rimasta impressa nella sua memoria. La giovane centrocampista – nata il 30/5/2003 – era arrivata al club neroverde quell’estate dal Cittadella, per giocare nella Primavera. Al 67’ entrò in campo al posto di Florin Wagner e fece il suo esordio in serie A, a soli 17 anni. Un momento epocale nella storia di una giocatrice (nella foto, bellissima, Giulia è colta durante una fase di quella partita).
Quel giorno chi scrive era seduto in panchina, medico di campo al posto del collega di norma incaricato ma assente. C’erano anche Stefano Carobbi e Giulia Domenichetti, i due allenatori della Florentia. In quanto a me avevo accanto Michele Gristina, preparatore atletico e carissimo amico. Casualmente, fu anche per me la prima volta. E si trattò di un’esperienza dolcissima.
Giulia Giacobbo, al Facebook della Florentia San Gimignano, riassunse la sua emozione in poche parole “Hanno detto che mi brillavano gli occhi. Un’emozione così non l’avevo mai vissuta prima. Domenica ho realizzato un sogno. Entrare negli spogliatoi è stato da brividi. Poi lo stadio…pazzesco! Entrare in campo all’esordio con un gol di svantaggio da recuperare a quasi mezz’ora dalla fine è stata una grande dimostrazione di fiducia da parte del mister. Dispiace per il risultato, ma è stata comunque una sensazione incredibile giocare al fianco di giocatrici professioniste e vivere per la prima volta l’atmosfera della serie A”.
La partita non andò come doveva andare. L’Academy, nettamente sfavorita in sede di pronostico, vinse alla fine per 1-0. Ricordo che alla fine della gara Sofia Cantore, arrivata in prestito dalla Juventus, era molto sconsolata per questa inaspettata sconfitta. Si trattenne a lungo in campo, prima di fare rientro per ultima negli spogliatoi, confortata da Michele Gristina. La bellezza del calcio sta in questa miscela di emozioni memorabili. Nessun altro sport, a mio parere, è in grado di offrire certe sensazioni.
Nel frattempo tutto è cambiato, come è naturale che sia nel divenire del mondo e delle cose. Tutto scorre, come sosteneva Eraclito. Ma lascia tracce, comunque, indelebili.
La Florentia è sparita dalla serie A. Il titolo sportivo sarebbe stato ceduto alla Sampdoria proprio alla fine di quella memorabile stagione. Giulia Domenichetti allena la San Marino Academy. Sofia Cantore è rientrata alla Juventus di Joe Montemurro, dove si fa grande onore come pure in Nazionale. Giulia Giacobbo, a gennaio, è passata in prestito dalla Fiorentina al Napoli. Anche Michele Gristina è al Napoli, così come il direttore generale Marco Zwingauer (che all’epoca svolgeva lo stesso ruolo nella Florentia). Bella per loro!
La forza della memoria è, per gli umani, la linfa per vivere al meglio il presente e per proiettarsi con slancio verso il futuro.