“La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”
(Lucio Anneo Seneca)
Alzi la mano chi avrebbe pensato a come sarebbero andate le cose quando, all’inizio di questa stagione, Chiara Beccari (attaccante, 27/9/2004, di proprietà della Juventus) e Matilde Pavan (centrocampista, 12/6/2004, di proprietà dell’Inter) decisero di trasferirsi al Como Women.
Abbandonare le rispettive comfort zone per entrare a far parte di un club appena promosso in una Superlega di serie A femminile formata da appena 10 società, non deve essere stata una scelta facile.
La storia del campionato ha dato pienamente ragione a questa scelta di vita. Grazie al coraggio di un allenatore preparato come Sebastian de la Fuente e alla fiducia incondizionata della società, Beccari e Pavan sono diventate due punti fermi della squadra lariana in una competizione difficilissima per la qualità e la ristrettezza delle partecipanti. E il club ha conservato con pieno merito la categoria, e con largo anticipo, pur non avendo il corrispettivo maschile alle spalle.
Si sono guadagnate la piena fiducia dell’ambiente e l’apprezzamento degli addetti ai lavori con una lunga serie di prestazioni superlative, che hanno riprodotto quelle fornite nelle rispettive formazioni Primavera e nella Nazionale Under 19 di Enrico Sbardella.
Il meritato premio per una crescita divenuta ormai esponenziale giunge con il debutto nella Nazionale di Milena Bertolini. Accade al Tre Fontane di Roma, nella gara amichevole con la Colombia organizzata in preparazione del Mondiale che prende il via tra 100 giorni.
Una partita giocata da veterane, che le pone come serie candidate alla convocazione nel gruppo ristretto che si muoverà alla volta dell’Australia. Un’occasione che il calcio italiano, a nostro parere, non può assolutamente perdere se vuole davvero imboccare la strada che porta al futuro.
Quella di Chiara Beccari e Matilde Pavan è stata una scelta di cuore, ma anche di testa.
Se non si fossero trasferite al Como, grazie anche alla lungimiranza del direttore generale Saimir Miro Keci, sarebbero potute mai scendere in campo con la continuità necessaria per raggiungere un traguardo così importante nonostante la giovane età?
Non dimentichiamolo mai. Il calcio è un gioco. Solo chi viene lasciato giocare riuscirà a farsi strada, se possiede il talento necessario.
Foto tratta dal profilo Instagram di Matilde Pavan