La Juventus Women del direttore Stefano Braghin è già da tempo operativa. La finestra estiva del calciomercato sarà decisiva per resettare la rosa e metterla i condizione di opporsi allo strapotere della Roma di Alessandro Spugna in ottica scudetto.
Finora sei arrivi (quattro straniere e due italiane):
- Melissa Bellucci (c, 2001) Sassuolo
- Federica Cafferata (d, 2000) Fiorentina
- Maëlle Garbino (a, 1996) Bordeaux
- Ella Palis (c, 1999) Bordeaux
- Gloria Slišković (d, 2005) Ženski Sarajevo
- Lindsay Thomas (a, 1995) MilanFederica Cafferata (d, 2000) Fiorentina
Sulla carta sarebbe previsto il rientro – dai rispettivi prestiti – di Chiara Beccari (Como Women) e e di Agnese Bonfantini (Sampdoria Women, anche se è certo che le due giocatrici hanno già manifestato il proposito di non fare rientro alla casa madre e di prediligere la scelta di giocare con continuità in un altro club.
A prescindere da questo dato, l’attacco delle bianconere di Joe Montemurro presenta, sulla carta, un eccesso di candidate al ruolo. Vediamo nel dettaglio.
✳️ Attaccanti ▶️ Lineth Beerensteyn, Chiara Beccari, Barbara Bonansea, Agnese Bonfantini, Sofia Cantore, Maëlle Garbino, Cristiana Girelli, Paulina Nyström, Elisa Pfattner (29), Lindsay Thomas.
Ammesso e concesso che Beccari e Bonfantini (in rossso) abbiano di fatto già scelto un’altra destinazione, restano in rosa ben otto giocatrici con caratteristiche offensive (anche se Elisa Pfattner è stata spesso utilizzata come laterale di difesa). Forse un po’ troppe? E se ci fossero in programma altri acquisti in questo settore?
✳️ In questo periodo si parla pochissimo del possibile utilizzo di Sofia Cantore, un talento del calcio femminile inesploso in maglia bianconera ▶️ LEGGI. Si tratta di una giocatrice con caratteristiche che le permettono di coprire tutti i ruoli dell’attacco.
Tenerla troppo in panchina sarebbe un errore per il club e per la stessa giocatrice di Lecco (una classe 1999, a 24 anni, nel pieno della maturità), che ha bisogno di giocare con continuità anche in chiave Nazionale (come Beccari e Bonfantini).
Non sarebbe corretto trovare una soluzione per questa criticità per non tenere bloccato un patrimonio del calcio femminile italiano? Senza correre magari il rischio di rinforzare una concorrente diretta per l’alta classifica?
Giriamo la domanda al direttore Stefano Braghin e al tecnico Joe Montemurro.