“Abbiamo perso tutti insieme: chi era in campo, chi era in panchina e noi in via Allegri. Se non ci abituiamo alla cultura della sconfitta, non impareremo mai. Quando si perde siamo tutti responsabili, anche se c’è un’equazione strana: quando si vince, vince chi va in campo, quando si perde, perde solo la dirigenza. Invito tutti a una riflessione su questo”. Queste le parole pronunciate, a margine del Consiglio Federale, dal presidente della Figc Gabriele Gravina.
Inquanto alle polemiche sull’assenza dei vertici federali in Nuova Zelanda, il presidente federale ha aggiunto: “Mi dispiace aver letto alcune affermazioni. Forse qualcuno non sa che negli ultimi venti giorni ci sono stati tre Consigli Federali fissati dalle norme, non dalla volontà di non andare in Nuova Zelanda. Io ci sarei andato molto volentieri. Chi ha memoria storica può verificare quante partite abbiamo visto con il segretario generale al Mondiale francese o all’ultimo Europeo e l’impegno verso il calcio femminile, dal professionismo al supporto verso le nazionali. La Federazione ha fatto tutto quello che poteva fare”.
Prematuro parlare del nuovo Ct, ma l’identikit è tracciato: “Ho letto di diversi rifiuti, ma non è così. Ci sono in ballo diverse opzioni interessanti. Vogliamo un allenatore che abbia capacità di dialogo con le ragazze, che sia preparato, che abbia grandi valori umani e che sappia valorizzare le sensibilità delle ragazze. Un allenatore che abbia capacità di innovazione tecnica e tattica e che sposi il nostro progetto”.