La vittoria a San Gallo contro la Svizzera è un inizio più che buono per le Azzurre del nuovo ct Andrea Soncin (nella foto), per il quale i complimenti sono d’obbligo.
Tuttavia, l’impegno rappresentato dalla Uefa Women’s Nations League resta molto complicato sotto vari profili.
La posta in gioco per l’Italia è altissima, in quanto si tratta di riuscire a conservare la Lega A. Sarà bene ricordare che, a termini di regolamento:
- le prime due di ogni girone rimangono direttamente in Lega A per giocare le qualificazioni europee a UEFA Women’s EURO 2025 (che fungeranno anche da qualificazioni europee all’Olimpiade del 2024);
- le terze classificate giocano gli spareggi contro le seconde classificate di ogni gruppo della Lega B;
- le vincitrici di ogni spareggio saranno ammesse in Lega A per la fase di qualificazione europea, mentre le squadre sconfitte vanno in Lega B;
- le squadre classificate al quarto posto vengono retrocesse direttamente in Lega B.
Se dunque l’Italia vorrà conservare la Lega A dovrà arrivare almeno terza nel suo girone (davanti alla Svizzera) e poi dovrà aggiudicarsi anche lo spareggio con una fra le seconde classificata della Lega B.
In questo senso la partita con la Svezia, in programma martedì a Castel di Sangro, rappresenterà la cartina al tornasole sulla tenuta delle Azzurre messe di fronte a una delle due ‘big’ del girone. L’altra è la Spagna, che ha battuto in trasferta proprio le svedesi nell’altra partita del raggruppamento riuscendo a prevalere (grazie a un rigore concesso in pieno recupero) per 3-2.
Vista la grinta con la quale le Azzurre hanno affrontato l’impegno con le elvetiche, l’auspicio è di vederla raddoppiata contro la Svezia. Ovviamente un pizzico di buena suerte sarebbe molto gradito dai tifosi del calcio femminile.