È stato presentato il 12 aprile, al “Pordenone Docs Fest”, il docufilm “Copa 71” ( 2023, Gran Bretagna, durata 91′, diretto da Rachel Ramsay, James Erskin). Racconta la straordinaria vicenda della Coppa del Mondo di calcio femminile del 1971: un evento di massa cancellato dalla storia dello sport.
Il film ricostruisce il clima raro e speciale di sorellanza internazionale in un’epoca in cui nulla si poteva dare per scontato, riguardo la questione femminile.
È l’agosto del 1971. Le squadre di calcio provenienti dall’Inghilterra, dall’Argentina, dal Messico, dalla Francia, dalla Danimarca e dall’Italia (nella foto un’immagine della semifinale Messico-Italia terminata 2-1) si stanno radunando presso lo splendido Stadio Azteca di Città del Messico.
Le dimensioni del torneo sono monumentali: sponsorizzazioni sontuose, una copertura televisiva estesa, merchandise ovunque e una folla di oltre centomila tifosi urlanti trasformano lo stadio in un calderone di rumore e calore, che cresce partita dopo partita.
Le giocatrici sono tutte donne: è questo a rendere il torneo diverso da qualsiasi altro. La stampa le tratta come vere e proprie rockstar, ma il loro nome non passerà alla storia.
La voce delle giocatrici e le immagini d’archivio di cinquant’anni fa fanno rivivere oggi l’atmosfera unica di Copa 71, la Coppa del Mondo non ufficiale femminile. Volutamente trascurato dalla FIFA e dalle federazioni calcistiche nazionali di tutto il mondo, questo evento è stato cancellato dalla storia.
Fino a ora.
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