La sostenibilità del professionismo in Serie A dopo il taglio al finanziamento del fondo per gli sport femminili: gli ultimi dati forniti dalla presidente Federica Cappelletti

Il blocco del rifinanziamento del fondo per gli sport femminili ➡️ LEGGI – deciso nell’ambito della legge di Bilancio che sta per essere varata dal Governo in carica – avrà ripercussioni sul calcio femminile? È un’ipotesi del tutto verisimile, se non verranno attuati correttivi a medio-lungo termine per sostenere la crescita del movimento.

In quanto alla Serie A professionistica, qual è lo stato economico della massima serie nazionale?

Gli ultimi dati aggregati sono stati resi noti dalla presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica, Federica Cappelletti, in occasione del convegno “Tra crisi e rilancio: la situazione economica del calcio italiano”, organizzato nel maggio di quest’anno dall’Università di Firenze.

L’analisi delle prospettive finanziarie, dei ricavi e della sostenibilità di sistema – analizzati nel corso di una tavola rotonda con focus sul calcio femminile – portò Cappelletti a questa sintesi (che riportiamo in virgolettato).

  • L’introduzione del professionismo ha rappresentato una svolta storica, un atto di coraggio del presidente Gravina e della FIGC che – anche grazie agli aiuti previsti dall’emendamento Nannicini – è diventata la prima e finora unica federazione italiana ad attuare questo passaggio”.
  • Riconoscendo diritti e tutele alle giocatrici del massimo campionato abbiamo raggiunto un grande obiettivo, riducendo così il gap con il calcio maschile. La nostra prossima conquista deve essere la sostenibilità. Un traguardo ambizioso da centrare sotto l’egida della Federcalcio, che attraverso la Divisione continuerà a guidare lo sviluppo del movimento almeno per i prossimi tre anni”.
  • Dal 1 luglio del 2022 c’è stato un aumento dei costi per i club di oltre il 60%, solo in parte compensati dai fondi federali e dall’incremento del 50% dei ricavi commerciali e di quelli legati ai diritti televisivi, cresciuti nell’ultimo anno di quasi il 40%”.
  • L’esempio della Spagna campione del mondo deve far guardare al futuro con ottimismo, perché “anche loro hanno raggiunto la sostenibilità di sistema sette anni dopo l’introduzione del professionismo. Il calcio femminile in Italia è cresciuto in maniera importante: dal 2019 al 2023 c’è stato un incremento delle tesserate del 125% e siamo nelle top 15 federazioni che hanno avuto una crescita da questo punto di vista”.

👉🏾 La nostra opinione è che, alla luce degli eventi in corso che potrebbero incidere sullo stato finanziario del sistema femminile per il 2025, siano doverosi aggiornamenti dei dati e avvio di nuovi progetti. Attendiamo fiduciosi.

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