Il calcio è uno sport per ragazze. Bisogna contrastare gli stereotipi di genere e le pressioni psicologiche, che rappresentano un freno. Il calcio è uno sport universale. È di tutti.

Il calcio femminile continua a scontrarsi con una serie di pregiudizi e ostacoli che ne limitano la crescita e che ostacolano incrementi esponenziali nel numero delle tesserate.

Gli stereotipi di genere sono un ostacolo forte (e in molti casi insormontabile) in Italia, come abbiamo già avuto modo di scrivere. Si continua a sostenere che il calcio è uno sport da maschi, che le ragazze non hanno la fisicità richiesta per esibirsi ad alto livello, che il gioco è meno spettacolare del suo omologo maschile, che il calcio femminile non interessa il pubblico.

Visioni retrograde che limitano l’attenzione dei media e degli sponsor, comportano una disparità di risorse fra calcio maschile e femminile, si ripercuotono sulle infrastrutture e sulla possibilità di allenarsi in modo proficuo, impediscono alle calciatrici di diventare modelli ispiratori per le giovani generazioni.

Ne consegue un impatto psicologico sulle ragazze che vogliono avvicinarsi a questo sport. Le giovani calciatrici spesso si trovano a dover affrontare dubbi e incertezze sulla propria scelta, dovuti ai pregiudizi sociali che le possono portare ad abbandonare il calcio per carenza di stimoli. La mancanza di visibilità poi, in una società in cui la comunicazione conta tantissimo, può ulteriormente limitare l’ispirazione per le giovani generazioni.

👉🏽 Il calcio femminile ha fatto notevoli progressi, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Superare gli stereotipi e le discriminazioni è fondamentale per garantire a tutte le ragazze la possibilità di praticare questo sport e di realizzare i propri sogni.

👉🏽 È fondamentale lavorare sulle nuove generazioni promuovendo l’uguaglianza di genere, che è la strada maestra per sfidare e battere gli stereotipi.

👉🏽 È compito delle istituzioni sportive e politiche – con il sostegno incondizionato e non discriminatorio dei media a tutti i livelli – impegnarsi a promuovere il calcio femminile dando un colpo di spugna ad atteggiamenti che possono mettere all’angolo la passione delle ragazze. Una passione che, in tutti i Paesi al nostro livello di evoluzione sociale e civile, viene sostenuta e appoggiata.

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